Negli ultimi anni Lisbona sta cercando di tenere il passo con l’evoluzione degli strumenti per rendere visitabile la città anche ai viaggiatori disabili, ma la strada è ancora lunga. Per legge tutti gli uffici pubblici sono obbligati a fornire accessi e strutture adeguate all’utenza disabile, mentre per le aziende private questo tipo di obblighi non sussiste.
L’aeroporto è quindi accessibile a chiunque viaggi con la sedia a rotelle. Anche gli alberghi sono solitamente molto attrezzati in questo senso, con rampe delle scale e camere accessoriate per ogni esigenza, anche se a volte le strutture lasciano un po’ a desiderare. L’importante è far notare tutte le proprie esigenze all’agenzia di viaggi in fase di prenotazione, in modo da essere consigliati nel migliore dei modi.
La città in se invece non si presta molto come meta di viaggio per chi soffre di disabilità. Lisbona è infatti piena di colline, vicoletti, locali ricavati in spazi ristretti e strade talmente piccole da non avere spesso il marciapiede. Insomma, non proprio il massimo per chi deve spostarsi con la sedia a rotelle.
In compenso, la zona centrale di Baixa e il quartiere storico di Belem, così come anche quello dei Doca, rispondono al problema molto bene, essendo tutti e tre sviluppati in zone tutto sommato pianeggianti, inoltre anche le attrattive del Parque das Nações, essendo studiate per l’Expo, sono accessibili ai disabili.
